vincitori best twilight fan fiction 3

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  1. ;effy
     
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    Vincitori Best Twilight Fanfiction Contest 3



    1° CLASSIFICATA


    -lisbeth
    Titolo: ?
    Edward sedeva sulla veranda di casa . Il vento fresco della sera ormai calata gli accarezzava il viso quasi dolcemente , nell’aria c’era ancora il suo profumo dolce e intenso allo stesso tempo. Chiuse gli occhi e desiderò che fosse ancora accanto a lui, desiderò il suo sorriso , il suo arrossire timidamente ogni volta che lui le rivolgeva un complimento. Per la prima volta da oltre un secolo Edward si sentiva vivo , desideroso di dividere ogni attimo con Bella , desideroso di amarla e renderla felice come mai nessuna donna lo era stata. Le risate allegre dei suoi fratelli lo riportarono alla realtà , giocavano a ping pong in giardino : Emmett aveva come al solido sfidato Jasper mentre Alice li guardava ridendo allegra , perfino Rosalie di solito cupa e chiusa in se stessa pareva allegra. Li invidiò . Erano liberi di amarsi senza nessuna paura mentre lui lottava continuamente contro la paura di farle del male e l’amore immenso che gli impediva di starle lontano anche soltanto per qualche ora. Fino a quel momento non aveva mai creduto di meritare la felicità , si era considerato un mostro dall’anima dannata ,quella beata condizione d’amore in cui Bella lo faceva sentire gli sembrava impossibile per qualcuno come lui. L’amava , l’amava immensamente , così tanto da non a trovare le parole per esprimere quel sentimento che l’aveva travolto con l’intensità di una nevicata il giorno di Natale. Eppure il suo animo non era del tutto sereno , ogni qual volta le sue labbra baciavano quelle di Bella veniva quasi soffocato dalla paura di farle anche solo un graffio , di turbarla in qualche modo e cancellare dal suo viso quel dolcissimo sorriso che ne era sicuro , gli avrebbe fatto battere forte il cuore se solo fosse stato possibile. Avrebbe dovuto allontanarsi da Bella , lasciare che vivesse la sua vita in tranquillità , passando le giornate al sole con gli amici e lasciando che trovasse qualcuno in grado di amarla come un uomo , eppure il solo pensiero di non vederla più , di non poterla stringere tra le braccia era sufficiente a gettarlo nella più profonda e immensa tristezza. In quel momento Alice si alzò dalla sedia su cui osservava la partita tra i fratelli e venne a sedersi accanto a lui rivolgendogli un sorriso carico di affetto ; Edward era sicuro che lei intuisse le sue paure , erano sempre stati legati da un profondo affetto . « Ti vedo pensieroso, e scommetto che Bella c’entra qualcosa. » disse la sorella rompendo il silenzio e il turbine dei pensieri che gli affollavano la mente. « Ho paura Alice. » ammise Edward dopo qualche momento di silenzio «Ogni volta che la bacio , ogni volta che il vento disperde il suo profumo ho paura di assalirla , di farle del male. Potrei ucciderla in pochi secondi. Dovrei scomparire dalla sua vita , ma il solo pensiero mi fa desiderare la morte » aggiunse sospirando. Alice era rimasta in silenzio ad ascoltare, gli prese la mano tra le sue piccole e morbide e sospirò « Edward tu sei innamorato di Bella , si vede . Si vede da come la guardi , da come le sorridi. Io capisco le tue paure , tutti noi nel profondo dell’anima temiamo di fare del male. Ma tu sei forte , e hai dalla tua parte la forza che solo l’amore può dare. Perciò vivi Edward, vivi questo amore e prenditi la felicità che meriti. Con lei. Non vale la pena poter vivere se non si è felici » rispose Alice dandogli un leggero bacio sulla guancia prima di tornare accanto a Jasper. Edward rimase seduto sulla veranda , riflettendo attentamente su quelle parole così piene di verità e significato. Fu grato alla sorella per aver compreso le sue paure . Si alzò e prese a correre il più veloce possibile verso casa di Bella , mentre Alice lo osservava allontanarsi sorridendo. Edward corse attraverso la foresta , sentendo che man mano che si avvicinava a Forks lasciava che le sue paure abbandonassero il suo animo cedendo posto a una felicità tale da farlo ridere fragorosamente mentre correva. Una volta davanti a casa Swan saltò agilmente dentro la stanza di Bella. Dormiva tranquilla , la coperta tirata fino al labbro . Rimase a guardarla per qualche minuto , era meravigliosa , la donna più bella che avesse mai incontrato. Edward si stese lentamente accanto a Bella abbracciandola delicatamente , sprofondando con il viso tra i suoi capelli color cioccolata e chiudendo gli occhi. Lei ebbe un sussulto e si girò a guardarlo svegliandosi e sbattendo gli occhi confusa.
    « E’ successo qualcosa? » chiese allarmata balzando a sedere sul letto . Edward per tutta risposta le incorniciò il viso tra le mani e la baciò come non aveva mai fatto prima d’ora : con dolcezza ma anche con decisione e passione. Le parole di Alice gli avevano spalancato gli occhi , ora anche lui era libero. Libero di vivere la vita accanto all’unica donna che avrebbe amato per sempre. Quando si separarono lei rimase in silenzio a guardarlo e infine gli sorrise dolcemente accarezzandogli il viso. Lui prese la sua mano e la baciò
    « No non è successo niente , o meglio nulla di grave. Sono qui per dirti che ti amo Bella. Ti amo e voglio rendere la tua vita meravigliosa . Voglio farti vedere il mondo , godere della bellezza di un tramonto accanto a te , vivere accanto a te. Voglio amarti Bella , per sempre se me lo concederai.» rispose Edward poggiando la sua fronte contro quella di Bella e accarezzandole il viso . Era umido , Bella stava piangendo , gli occhi lucidi di emozione e luccicanti d’amore.
    « Per sempre » disse lei baciandolo di nuovo. Si strinsero forte sotto le coperte , felici e innamorati godendo di quella felicità che soltanto un vero amore può regalare.


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    2° CLASSIFICATA


    elizabeth½
    Titolo: Memories
    Sam chinò il capo e affondò le possenti zampe nel terreno molle. Allargò il profilo di un’orma confondendone i tratti laddove la terra si era seccata piegandosi sotto il peso di un’altra zampa, animalesca esattamente come quella del grosso lupo color fuliggine che la sovrastava. Sfregiò il debole strato del fango solidificato e carezzò con gli artigli infoderati qualche ciuffetto d’erba, cresciuto sul suolo spesso reso umido dalla pioggia e alimentato dalle gocce che rimangono impigliate tra i rami degli alberi; nel cuore della foresta immersa nella riserva. Era un po’ più in là a dire il vero, non era il suo solito giro di routine quello, eppure quel luogo lo conosceva bene.
    Inspirò forte e l’aroma di menta e gelsomino gli entrò dritto nel naso, violento e desiderato quanto inaspettato. Starnutì fragorosamente, lasciando che il suono sordo e grave risuonasse tra gli alberi più vicini che quasi tremarono mentre dal loro interno fuggivano terrorizzati stormi di uccellini e gruppi di scoiattoli ancora con le ghiande tra i denti; qualcuna gli cadde in testa, inducendo il suo sguardo a posarsi su di loro. Un paio di uccellini gli regalarono coraggiosi un’occhiata austera e piena di disappunto per aver disturbato la loro quiete intanto che gli volavano oltre. Sam emise un latrato vedendoli andar via, l’equivalente di una risata divertita, mentre capiva che se non avessero potuto volare non si sarebbero poi tanto presi gioco di qualcuno innumerevoli volte più grande di loro. Alzò di un tono il latrato tirando nuovamente indentro la lingua, lasciando che gli si esaurisse tra i denti. Appiattì anche le orecchie che aveva alzato per il gioco e si accucciò ai piedi di un abete, poggiando la testa sulle zampe anteriori. Quelle posteriori fecero spazio alla coda.
    Sam, l’umano Sam, conosceva molto bene quel posto, se si concentrava riusciva ancora a ricordare qualcosa… Era difficile, certo, l’imprinting gli aveva fatto rimuovere quasi tutto della sua vita precedente, quanti giorni, ore e minuti gli erano adesso sconosciuti, quante sensazioni e dolci paure. Quante parole non ricordava più e di quante ne sentiva la mancanza, perché non si può avere nostalgia di ciò che non si ricorda ma se ne può avere delle sensazioni che si è saputo di provare. E Sam sapeva di averle provate, così intense da star male. Visitare i luoghi dei suoi ricordi lo aiutava a rendere appena un po’ più nitido quel groviglio di emozioni distorte e confuse che aveva in testa. Nessuno sapeva che nei turni di ronda individuali si concedeva di ricordare, non Emily, non il suo branco – col quale si sforzava di occultare tali pensieri – e neppure Leah, che era il fulcro i il cuore delle sue riflessioni. Portava da solo il fardello di un amore dimenticato prima ancora che avesse modo di morire, prima che ne avesse motivo, sepolto per qualcuno ed ancora pulsante per qualcun altro. Odiava aver dimenticato, odiava lo sguardo che Leah gli rivolgeva ogni volta, odiava quelle lacrime represse nei suoi occhi color castagno e non poterla biasimare. Sam sapeva di meritare il suo odio ma neppure quello gli dava pace perché lei non poteva odiarlo, non avrebbe mai odiato l’uomo che ancora con enorme ardore amava, era riflesso sul suo volto e su ognuno dei suoi tratti come un tatuaggio disegnato col fuoco e impresso nel sangue. Quell’amore inciso sulle ossa.
    Imparava molto del vecchio se stesso dai ricordi di Leah sebbene lei non glielo permettesse a lungo, non ci voleva molto perché lo percepisse come un fastidioso intruso nella sua testa e lo cacciasse fuori con una tremenda occhiata ferita. Ciò che Leah avrebbe volentieri sciolto nell’acido rappresentava per Sam ninfa vitale, una ninfa amare di risentimento, tuttavia. Era difficile sopportare il dolore che puntualmente accompagnava i ricordi di Leah, tristi frammenti di un sentimento puro e autentico che persino quell’abete, proprio quello sul quale Sam giaceva in quel momento, sarebbe stato pronto ad assicurare. Quell’abete che da solo tratteneva tutto il profumo di Leah, menta e gelsomino, lo stesso che respirava ogni giorno e che in quell’istante lo inebriava così impregnato nella corteccia dura. Percorse le sue narici e per un momento quasi gli regalò l’illusione di ricordare come lo faceva sentire senza l’ausilio di ricordi altrui ma quando gli toccò il cuore e nessun battito accelerato lo colpì la triste verità lo urtò come un pugno in pieno volto. Non ricordava, non avrebbe funzionato nemmeno se avesse preso in considerazione l’idea di supplicare Leah affinché gli raccontasse ogni cosa – l’idea peggiore della sua vita – ogni bacio, ogni sospiro, ogni promessa ed ogni notte. Non ricordava e mai più l’avrebbe fatto, quell’abete ne avrebbe sempre saputo più di lui. Sospirò malinconico e cosciente per qualche attimo, finché il ronzio dei calmi pensieri di un suo fratello lo estrapolarono dal mare delle sue inquietudini. Il lupo veniva verso di lui e lo chiamava, Sam allora si drizzò sulle quattro zampe e, lanciandosi tra la vegetazione, riprese il suo giro di ronda. Incontrò subito gli occhi di quel compagno e un altro paio di altri lungo il cammino, il terreno era ancora molle sotto alle sue possenti zampe che vi affondavano e riemergevano senza fatica, andò subito alla punta della formazione che in pochi attimi gli si era formata intorno seguendo il percorso di qualcuno in particolare, seguì la lupa bianca che gli si posizionava alla sinistra dietro ad un altro fratello, lei non lo fissò di rimando seppure sentisse i suoi occhi su di sé, non lo fece e Sam puntò dritto di fronte a lui, distogliendo quegli occhi da quelli in cui un tempo annegava dolcemente cullato.


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    3° CLASSIFICATA


    tattyna96
    Titolo Cuore di lupo
    Ero indeciso ,anzi non sapevo nemmeno cosa avrei regalato a Nessie!E chiedere un'aiuto alla bionda succhiasangue ,in effetti si era dimostrata un'ottima idea!La bionda ci sapeva fare con nastrini ,confezioni e scelte.Decise che saremo andati a fare shopping a Seattle ,mentre Nessie era da Charlie ,cosi non sapeva della sorpresa.
    La bionda mi lanciò delle chiavi e disse "Prendiamo la porsche di Alice.Ti lascio guidare cane" io le aferrai al volo con un sorriso stampato sulle labbra.
    Arrivati a Seattle ,mi chiesi "Ma che cosa si regala a una diciottene che può avere di tutto?bella domanda!"."Ehi ,lupo!Svegliati ,che abbiamo poco tempo e non preoccuparti ,so io cosa comprarle!Però siamo intesi che non lo faccio per te ,ma per lei!Capito?"disse la bionda "Si,ho capito e sai una cosa?Tu mi sei simpatica succhiasangue" e l'abbracciai "Ehi ,tieni giu quelle zampe!" disse lei divicolandosi ,tra le mie braccia."Bene ,allora mettiamoci subito al lavoro" esclamai.
    Andamo per negozi per l'intero pomeriggio ,compramo diverse cose tra cui anche un elegante vestito per me ,e un delizioso abito color indaco pastello per Nessie."Allora bionda ,cos'hai in mente di fare?" chiesi "Voglio dare una specie di ballo , e tu e Nessie sarete i più eleganti ,ho già chiamato Alice ,sta scegliendo la musica e addobbando insieme a Esme e Bella la casa,tutto sarà quasi pronto quando arriveremo"rispose Rose "Sul serio bionda,non so come ringraziarti","Basta che tu la faccia felice,questo può bastare lupo.Lei ti vuole bene sul serio e credo che sta iniziando ad amarti,cosi come l'ami tu.E se la fai soffrire,ti spezzerò un paio di ossa che non potrano guarire,ok?" e io annui.

    Mentre entravo in garage ,Emmett venne da me e disse "Ehi lupo!I tuoi amici sono tutti qui, e mi hanno detto di avvisarti che devi vestirti qui,ah,dammi il vestito di Nessie,grazie" e lui e Rosalie uscironoo dal garage di fretta.Quando fini di calzare le scarpe,Edward compare "Jacob,ti chiedo solo di non farla soffrire;da oggi è maggiorenne e se vuole pùo partire con te.Però se so che soffrirà io...io capisci vero?"."Si e lo prometto, non la farò soffrire.Allora,posso salire?Muoio di curiosità" dissi e Edward annui.
    Entrando in casa Cullen mi stupi;anche se sapevo che Alice ci sapeva davvero fare con gli addobbi e con organizazioni,ma era tutto color indaco pastello e viola chiaro...e nell'aria c'era un inresistibile odorino di viole e lille...E poi la vidi,seduta sulle scalle c'era Nessie vestita e truccata cn un'aria annoiata ma quando mi vide mise un sorriso scintillante sulle labbra "Jake!"e corse ad abbracciarmi "Ehi!Vaci piano che sono di carne e ossa ok?mi sei mancata anche tu" e misi la testa fra i suoi stupendi cappelli color nocciola.
    La musica parti in sottofondo e io e lei iniziamo a ballare dondolandoci abbracciati uno all'altra "Jake,sai una cosa?Io ti amo,e non solo perche hai avuto l'imprinting con me,ma perche in tutti questi anni sei sempre stato vicino a me e io mi sono innamorato del tuo carattere,della tua voce,del tuo sorriso,delle tue attenzioni...insomma mi sono innamorata di te" e dopo aver detto queste parole posò le sue morbide labbra sulle mie.


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    Grazie a tutti per aver partecipato!!
     
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  2. säretta
     
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    Complimenti alle vincitrici. *O*
     
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1 replies since 10/7/2011, 00:33   67 views
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